Catania, adesso è tempo di fatti: dal campo alla dirigenza, la piazza chiede risposte

Catania;

L’avvio ufficiale della nuova stagione in Serie C si avvicina sempre di più e, in casa Catania, cresce l’attesa per l’anno uno della nuova era, sancita dal passaggio di mano Pulvirenti – S.I.G.I.  Dopo le celebrazioni ed i festeggiamenti per il salvataggio della matricola 1700 e del patrimonio da essa rappresentato, la piazza attende risposte certe e concrete, soprattutto circa il progetto societario per il prossimo futuro.

In questi giorni ha inevitabilmente tenuto banco il tormentone Tacopina. L’avvocato e imprenditore italo – americano, infatti, è stato protagonista di un nuovo viaggio in Sicilia, durante il quale ha avuto, insieme al suo entourage, diverse interlocuzioni con la S.I.G.I. allo scopo di valutare la possibilità di un suo ingresso nel progetto Catania. L’esito di questi incontri? Al momento non è dato saperlo ma, da quello che emerge, ci sarebbero i margini per un’intesa. Per raggiungerla, com’è ovvio che sia, le due parti dovranno venirsi incontro e “limare” le differenze che, attualmente, li dividono. Sia Tacopina che la S.I.G.I., d’altro canto, dovranno giocare a carte scoperte, fugando dubbi e perplessità reciproci. Chiarezza e concretezza, è questo ciò che si richiede, in primis alla S.I.G.I., nella fase attuale. Nessuno può mettere in dubbio l’importanza ed il valore del salvataggio del Calcio Catania 1946, di quel “folle sogno” che ha guidato la nuova proprietà rossazzurra. Un obiettivo importante, che è stato raggiunto tra mille avversità, ma che non può essere considerato come un punto d’arrivo… Si tratta, semmai, di un punto di partenza per programmare il futuro.

In vista del fischio iniziale del campionato si dovranno fare altri passi in avanti, e altri ancora dovranno essere fatti successivamente. L’imperativo è andare avanti, lavorare senza sosta e con lungimiranza, costruire sulle basi gettate il 23 luglio. Nel frattempo prosegue il lavoro del neo tecnico Raffaele e del gruppo a sua disposizione, che dovrà essere ridisegnato da cessioni ed acquisti. Dopo l‘ufficialità dell’addio di Mbende si attende quella dell’arrivo di Zanchi (terzino ex Rieti). I nomi caldi sul taccuino di Maurizio Pellegrino, responsabile dell’area sportiva etnea, sono sempre quelli di Alberto De Francesco e Manuel Sarao, elementi di spessore per il reparto avanzato. Da sciogliere, inoltre, il nodo legato al rinnovo di capitan Marco Biagianti.

Servirà poi, come dicevamo prima, chiarezza: nelle idee, nei progetti, nel rapporto con piazza e tifosi. Qual è l’idea di sviluppo e di futuro della società? Quali saranno gli uomini che ricopriranno i massimi incarichi dirigenziali? Al di là della volontà, palesata più volte, di tagliare i ponti con il passato, c’è la possibilità di farlo davvero? Quale sarà il ruolo di Fabio Pagliara nel “nuovo” Catania? Quali sono le posizioni, all’interno della S.I.G.I., sul “corteggiamento” di Joe Tacopina? Quali sono, infine, gli obiettivi per il mercato e per l’imminente campionato? La stella polare del progetto rimane sempre quella dell’azionariato diffuso? Domande alle quali, a nostro avviso, sarà importante rispondere, soprattutto per affermare con forza che, la nuova era rossazzurra, sarà distante anni luce dagli errori e dagli orrori del recente passato.

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One Thought to “Catania, adesso è tempo di fatti: dal campo alla dirigenza, la piazza chiede risposte”

  1. Giovanni

    Dopo che la SIGI ha salvato la matricola le risposte dobbiamo darle noi tifosi, senza chiacchiere, ma con i fatti. Appena si aprirà la campagna abbonamenti andiamo ad abbonarci in massa. Dimostriamo attaccamento e senso di appartenenza alla causa. Basta con le critiche e le pretese la SIGI HA già fatto tanto salvando la matricola.

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